martedì 29 gennaio 2013

Besame mucho - Marco Travaglio - il F.Q. 29/1/2013


Leggo sul sito di Livesicilia un’avvincente cronaca di Antonio Condorelli sull’assemblea
convocata da Mirello Crisafulli nell’auditorium dell’università Kore di Enna per
inaugurare la campagna elettorale del Pd che l’ha escluso dalle liste “a tutela della
propria immagine”. Il cronista parla di “centinaia di auto incolonnate e decine di
manifesti affissi su ogni parete con il suo nome a caratteri cubitali”, e soprattutto del
“rumoreggiare di centinaia di militanti ogni qualvolta viene pronunciato il nome Bersani,
segretario del partito che ha deciso l’esclusione di Crisafulli” e “dovrebbe chiedere
scusa” (Bersani, non Crisafulli). L’altra guest star è Paolo Garofalo, il sindaco: “Io
sono diventato militante del Pd perché l’onorevole Crisafulli mi disse che dovevamo
fare l’università, il parco tematico e l’aeroporto internazionale”. Ecco, soprattutto
l’aeroporto internazionale di Enna: mai più senza. “Noi non ce ne andiamo dal Pd
nonostante sia stata mortificata la scelta di 7mila persone di votare Crisafulli alle
primarie. Votare il Pd è un voto utile per Mirello Crisafulli”. Ecco: utile per Mirello.
“Le nostre facce possono piacere o meno, ma non siamo abituati a cambiarle”.
Ecco: le facce non si cambiano. È il momento di Maria Greco, candidata al posto
di Crisafulli: “Ho un sogno: quello di poter continuare a lavorare per questa terra vicino
a Mirello”. Ecco: she has a dream. Poi tocca a Mario Alloro, deputato regionale: “Io
non ho un sogno, sono incazzato, perché non meritavamo l’esclusione di Mirello.
Se lui è impresentabile, siamo tutti impresentabili”. Ecco: niente sogno, tutti
impresentabili nessun impresentabile. “E scatta il boato della sala”. Ma attenzione,
colpo di scena: “Uno dei moderatori (sono tanti, i moderatori, ndr) annuncia che è
appena arrivata la solidarietà al Pd ennese di Anna Finocchiaro e Luciano Violante”.
Noti statisti. Ma solidarietà contro chi? Contro il loro partito che ha escluso Mirello?
Contro il destino cinico e baro? Contro il maltempo? Boh. Poco prima è giunta a
Mirello un’altra gradita chiamata: “Era – racconta lui – Raffaele Lombardo, mi ha
espresso la sua solidarietà per l’esclusione”. Nessuna telefonata dall’amico boss
Bevilacqua, con cui fu intercettato anni fa in un hotel, purtroppo condannato per
omicidio. Poi, per i golosi in sala, viene servito il dolce: l’intervento del segretario
regionale Giuseppe Lupo, l’astuto stratega che decise di appoggiare la giunta di
Lombardo anche quando fu inquisito per mafia. Mirello lo chiama “Peppino”.
Manca solo Totò, momentaneamente ristretto a Rebibbia. “Lupo lancia l’affondo
a Marco Travaglio, autore dei servizi giornalistici che hanno sollevato la questione
morale nel Pd e colpevole di essere vicino alle idee di Ingroia: ‘Vergognati!’, tuona
Lupo mentre rivendica di essere a Enna ‘per il bene che ha fatto Crisafulli a questa
terra. E voglio ringraziare i 7mila elettori delle primarie che hanno subìto una grande
delusione dal partito. Andiamo avanti perché Crisafulli sarà protagonista di questa
stagione e delle prossime, a livello non solo siciliano”. Ecco: andiamo avanti perché
Mirello sarà protagonista sempre e dappertutto. Alla fine “Mirello bacia e abbraccia
uno per uno tutti i presenti, ci vuole mezz’ora prima che la processione di amici e
militanti democratici finisca”. Era dai tempi di Vasa Vasa che non si vedeva un simile
baciatore. Segue minaccia: “Continuerò a fare il dirigente e il militante di questo partito.
D’Alema ha fatto una fondazione? Io ne ho due”. Ma sì, meglio abbondare.
Se poi Crocetta, lasciato senza un euro dalle giunte Cuffaro e Lombardo, accorpasse
la provincia di Enna a quella di Caltanissetta, “occuperemo l’autostrada con 5mila capi
di bestiame, vediamo se denunciano anche loro”. Ecco: anche il compagno Mirello
farà la sua Rivoluzione civile. Con tutto il bestiame.

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